martedì 11 novembre 2014

Pomene National Reserve - Reserva Nacional de Pomene

Pomene, Provincia di Inhambane, 3 e 4 novembre 2014

Sul fare della sera veniamo accolti nell'accampamento della Riserva dal personale e da 2 galli ruspanti che ogni mattina, alle 4 in punto, ci daranno la sveglia e, con eccesso di zelo, proseguiranno a cantare fino alle 6.


Il sole sta calando e un guardaparco riempie di gasolio il generatore che ogni giorno, per 2-3 ore, fornisce energia elettrica.
L'acqua è razionata e viene portata qui con un fuoristrada, dentro dei contenitori di plastica.
Per lavarci una bacinella, nella quale viene mescolata acqua fredda ed acqua riscaldata con un bollitore poggiato su dei ceppi infuocati.
Si cucina col fuoco vivo, di legna secca, raccolta a terra o staccata dai rami di qualche albero.
Il letto è un materassino dentro una tenda militare e il bagno è una latrina fatta di lamiere, che di giorno si infuocano sotto il sole.
La cucina delle mensole con tutto il necessario, un paio di braceri e ceppi riversi a terra, che ancora fumano.


La notte è per dormire e quando ti sembra che qualcuno abbia acceso una luce, in realtà è la luna piena che fa capolino tra le nuvole.
Il giorno dopo, Pomene si mostra in tutta la sua autentica bellezza: selvaggia, isolata, a tratti decadente.
Un albergo in rovina ci ricorda le villeggiature dei coloni portoghesi.


Il sole e il sale conservano i poveri prodotti del mare.


Un bambino rotea veloce le braccia nella speranza che, insieme alla lenza, salga qualche pescetto.

 
E poi la spiaggia, l'oceano indiano e una laguna dai colori meravigliosi.