Ilha de Bazaruto, Provincia di Inhambane, 7
novembre 2014
Bazaruto è meravigliosa
ed è un privilegio poter vivere qualche giorno questo arcipelago poco abitato.
Siamo di fronte all’Oceano
Indiano, che qui spazza con i suoi venti la costa est africana. E la piccola Isola
di Bazaruto, con i suoi dolci rilievi, è difesa da una imponente duna.
Decine di metri di
altezza separano la spiaggia dalla sua cresta, e salire su, in alto, con l’odore
della salsedine e la polvere che entra da tutte le parti, rende difficile capire se ci
si trova di fronte al mare o in mezzo ad un deserto.
Dall’alto, un paesaggio
mozzafiato. Da un lato, l’Oceano, con le sue secche e l’Isola di Benguerra all’orizzonte.
Dall’altro palmeti, mangrovie, praterie e macchia mediterranea. E a dividere il
mare dalla terra sempre lei, la Duna di Bazaruto.
La Duna è anche vita:
alla sua base, lo smarrimento di alcune capre rinselvatichite di fronte a una
pozza quasi secca.
E più in là, dove la
terra è più dura e compatta, una coppia di gruccioni sfoggia il proprio abito multicolore.
Ed poi un falco, così confidente da farsi fotografare con un 55 mm.
La giornata si conclude, al tramonto, sulla punta settentrionale, dove il mare morto e il mare vivo si incontrano, creando giochi di onde e maree.