Parque Nacional da Gorongosa, Provincia de
Sofala, 21-25 Novembre 2014
Quel Leone ruggente sul
logo del Parco suggerisce la necessità di lottare, come succede da sempre in questa terra. Lotta per la sopravvivenza negli ecosistemi naturali, lotta
per la vita della popolazione locale in una delle aree più povere del pianeta, lotta del
personale del Parco per difendere un area definita dal National Geographic "African Eden".
Gorongosa è stata una
delle roccaforti della Renamo, la resistenza nazionale mozambicana (oggi
secondo partito politico nel paese), che ha combattuto contro le forze
governative nella sanguinosa guerra civile terminata nel 1992. E quindi è stato
uno dei luoghi che ha maggiormente sofferto i combattimenti durati quasi 20
anni.
In questo contesto le
popolazioni animali sono state fortemente ridotte dalla caccia di frodo, dovuta
sia a necessità alimentari, che alla possibilità di generare redditi attraverso
il traffico di avorio e altri prodotti.
Oggi, grazie all’impegno
della Carr Foundation, del Governo del Mozambico e di altri partners, tra cui
UNDP, WWF, USAID, il Parco Nazionale di Gorongosa è oggetto di un importante
progetto di restauro ambientale (il Gorongosa Restoration Project), grazie al
quale, peraltro, le popolazioni animali stanno crescendo a ritmi significativi.
Oltre agli aspetti di
conservazione della biodiversità, il Gorongosa Restoration Project si preoccupa
anche di creare fonti di reddito alternative per le popolazioni locali,
coniugandole con le esigenze di tutela della natura. Un importante azione è la
realizzazione di vivai di specie forestali, con l’obiettivo di riforestare aree
disboscate nel recente passato.
E non mancano soluzioni di ingegneria idraulica semplici ed economiche.